Un richiamo alla necessaria evoluzione del ruolo della NATO nello scenario geopolitico globale arriva oggi dal Ministro della Difesa italiano Guido Crosetto.

Una riflessione che già altri leader come Emmanuel Macron avevano espresso in passato con parole meno “diplomatiche”. Infatti, nell’intervista a The Economist, il premier francese già nel 2019 aveva decretato “la morte cerebrale della NATO”. Un giudizio che forse, sebbene decontestualizzato, lasciava presagire una visione troppo pessimistica e probabilmente determinata da una storica allergia di Macron nei confronti di una trazione “troppo statunitense” dell’Alleanza Atlantica.

Tornando alle dichiarazioni di Crosetto, invece, abbiamo una visione senz’altro più obiettiva delle condizioni di un’Alleanza che, alle prese con un crescente disimpegno da parte di Trump e degli USA, deve recuperare un ruolo centrale nel contesto complesso della politica internazionale. Il sud del mondo preme alle porte dell’occidente, la crescita delle potenze economiche e politiche globali deve imporre riflessioni e riposizionamenti.

“Il mondo è cambiato, anche la NATO deve adeguarsi a questo cambiamento”. Questo, in estrema sintesi, il messaggio lanciato dal Ministro della Difesa italiano.


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